Come coltivare alghe commestibili? Ecco la risposta

Se c’è un alimento che si sta affermando in tutte le cucine del mondo è il gruppo delle alghe commestibili. Sì, ormai è ampiamente riconosciuto che anche questa tipologia di cibo non solo creano dei buoni contorni, ma sono anche molto salutari e fanno bene al nostro corpo. Troverai proteine, vitamine, minerali e antiossidanti.

Dovresti iniziare a coltivare alghe per diversi motivi. Prima di tutto, sono buonissime e fanno benissimo, come già spiegato nel paragrafo precedente. Ma intraprendere questa esperienza ti permetterà di applicare un’idea intelligente e sostenibile. Per non parlare della soddisfazione di dire “questo l’ho coltivato io” mentre prepari il tuo sushi fatto in casa o un particolare contorno a un filetto di pesce o carne.

Ecco quali alghe puoi coltivare

Non tutte le alghe sono uguali, quindi scegliere la varietà giusta è il primo passo. Partiamo dalla Spirulina che cresce in acqua dolce ed è facilissima da coltivare. Tra l’altro ha un altissimo contenuto proteico ed è perfetta per frullati e integratori. Il Nori, l’alga usata per avvolgere il sushi, si coltiva in acqua salata ed è ricca di iodio e ferro.

Wakame è un’alga ideale per zuppe e insalate ed ha un gusto delicato ed è piena di calcio. Il Kombu è usata per brodi giapponesi, è famosa per le sue proprietà digestive e il suo sapore umami. Scegli l’alga che ti incuriosisce di più e preparati a vedere la tua piccola area di coltivazione di alghe prendere vita.

Cosa serve per la coltivazione?

Ora ti starai chiedendo dove mettere il tutto. La risposta è: dipende. Se sceglia la spirulina, ti basta una vasca o un acquario con acqua dolce e qualche nutriente. Se invece vuoi provare con nori, wakame o kombu, avrai bisogno di un contenitore con acqua salata o un sistema sospeso in mare. Il bello è che puoi farlo anche sul balcone o in giardino. Ma ora veniamo alla parte pratica, ecco cosa ti serve:

  • Acqua pulita: dolce o salata a seconda della varietà.
  • Un contenitore adatto: vasca, acquario, secchio o un fotobioreattore.
  • Luce naturale o lampade a LED: per la fotosintesi.
  • Nutrienti specifici: azoto, fosforo, minerali marini per favorire la crescita.
  • Una fonte di ossigenazione: se stai coltivando in un sistema chiuso.

La cosa belle delle alghe è che crescono relativamente in maniera veloce. Dopo qualche settimana o mese, le tue alghe saranno pronte per essere raccolte. Ad esempio per la spirulina, basta raccoglierla con una rete fine. Per il Nori, basta tagliare delicatamente le foglie. Per il Kombu, invece, la raccolta è abbastanza semplice, e puoi usarlo fresco per insaporire brodi e zuppe.

Coltivare questo tipo di alghe non è solo un’esperienza divertente e affascinante, ma è anche un modo per migliorare la tua alimentazione e ridurre l’impatto ambientale, favorendo una agricoltura sostenibile. Inizia a provare, sono certa che non te ne pentirai e non potrai più fare a meno di aggiungere queste alghe ai tuoi piatti.

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